Si mette in moto la macchina della solidarietà a Minervino, dove le associazioni di volontariato (ANPI – Centro Anziani – Comunità e Disabile – GOE – La Torre Odv – LAV – Teatro La Scesc – Liberarte – L'Officina dei Sogni – ProLoco – Teatro Nuovo – Volontari per Minervino), coordinate dall'associazione GoMurgia e Comune di Minervino Murge, organizzeranno in questo fine settimana una raccolta fondi speciale per supportare la popolazione ucraina colpita dalle atrocità della guerra.
Lo scopo della raccolta sarà quello di rispondere alle enormi necessità della popolazione dell’Ucraina dove mancano acqua, cibo, elettricità. Insufficiente anche l’assistenza sanitaria per centinaia di migliaia di persone, costrette ad abbandonare le proprie case, in cerca di ripari più sicuri.
Oltre due milioni sono fuggiti nei Paesi vicini, soprattutto in Polonia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bielorussia. Molti, dopo un lungo viaggio, stanno arrivando anche in Italia. GoMurgia ha così deciso di lanciare una raccolta fondi per finanziare le attività a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nei Paesi vicini. I fondi raccolti serviranno per rispondere ai bisogni primari umanitari nel Paese: derrate alimentari, medicinali, coperte e beni di prima necessità.
Sarà pertanto allestito un punto di raccolta fondi per consentire ai cittadini di poter donare il proprio contributo in maniera libera.
Oggi sabato 12 marzo il gazebo sarà situato in piazza Bovio, all'imbocco di corso de Gasperi dalle 9.30 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 17.00 alle 20.00.
Domenica 13 marzo sarà possibile raggiungere i volontari e fare la propria donazione presso la sede di GoMurgia in piazza Bovio 13 dalle 9.30 alle 12.30.
Infine lunedì 14 marzo lo stend verrà allestito dalle 9.30 alle 12.30 all'inizio della villa Faro.
Il ricavato sarà devoluto alla Charitas Diocesana.
E intanto il governo ucraino che ha ricevuto miliardi da Usa e Ue continua a spenderli per armarsi e fare la guerra. E noi da retrovia raccogliamo il necessario non si sa per chi. Per i civili che scappano, pervi militari? Non di sa. Non si sa questi fondi che fine faranno.
Tra un po' qualcuno la solidarietà dovrà darla a noi visti gli aumenti di benzina, gas, elettricità e generi alimentari. Non illudiamoci di essere sempre quelli in grado di aiutare gli altri.
La raccolta fondi l'avete fatta con l'aumento della benzina e di altri beni.
Le raccolte di medicinali e vestiari sono manifestazioni tipiche dei Paesi in guerra. E noi così facendo ci siamo schierati con uno dei due Paesi in guerra, fin dal 2014. Anche inviando armi oltre a cibo e medicinali. Che, come le armi, poi non si sa bene in mano a chi finiscono.
La strana logica di questi signori pacifinti è sfamare gli ucraini e affamare i russi? Tutti, anche i bambini. E intanto spendere miliardi per le armi.
La notizia di oggi, data dal Sindaco di Kiev Vitali Klitschko, è che cibo e medicine vengono accumulate per la difesa della capitale. Quindi queste raccolte sono atti a sostegno della guerra, non certo della pace..