Educazione ambientale

A seguito della Giornata degli Alberi a Minervino una lettera accorata indirizzata alle istituzioni

Bosco
L'Umana Dimora di Minervino Murge: "I boschi che abbiamo a Minervino sono ancora una risorsa inestimabile che non possiamo più permetterci il lusso di perdere. Bisogna tornare a mettere in atto tutte quelle azioni di cura e di salvaguardia che negli ultimi anni sono andate sbiadendosi"
1 commento 321

La Giornata degli Alberi – che ogni anno celebra lo stretto legale tra l’uomo e la natura che lo circonda – quest’anno si è articolata in un ricco calendario di appuntamenti. Il Comune, l’Istituto Comprensivo e il Liceo Scientifico tra gli enti e le realtà educative che sono state coinvolte negli eventi in programma, ma no solo. Anche le associazioni locali, prime tra tutte l’Umana Dimora e LAV, in collaborazione con ARIF, i Carabinieri Forestali del Parco Alta Murgia, il Comando Provinciale BAT dei Vigili del Fuoco, la Coldiretti e le locali associazioni di Protezione Civile; tante realtà unite per fare il punto sullo stato di salute del territorio dell’Alta Murgia e per trasferire ai più giovani il valore della salvaguardia e della custodia dell’ambiente.

Tra le novità anche la dimostrazione, da parte dei volontari di L’Umana Dimora, di come va effettuata la cura degli alberi adulti, utile anche al fine di contrastare gli incendi boschivi.

Una manifestazione che, arricchendo la proposta degli scorsi anni, ha ampliato i propri orizzonti d’azione abbracciando tutte le realtà impegnate attivamente sul territorio e che, a saldo delle riflessioni di tutti i soggetti intervenuti, ha prodotto una pungente interlocuzione destinata alle istituzioni locali.

Ecco il testo della missiva inviata a Regione, Comune, Provincia, Arif, Arpa.

“Il progetto QuerciAmo? non è una buona azione compiuta nella Giornata della Festa dell’ albero, per aspettare poi quella dell’ anno successivo; né l’ inseguire un astratto e utopico ideale che ci illuda per sopravvivere. E’ un semplice progetto con cui dobbiamo rendere un debito alla Terra per i prestiti che ci ha dato. Quando? Non solo da quando abbiamo cominciato a produrre oltre il fabbisogno reale, ma per quello indotto, ma addirittura, per la finanza, che nel frattempo è diventata vera potenza assoluta e incontrastata. A dare manforte, durante la cosiddetta prima rivoluzione industriale, è sopraggiunta la nuova Ragione che, libera da ogni ingombro divino, si è sempre più alimentata della pretesa di saper fare tutto da sola, fino a diventare, essa stessa, la nuova divinità, razionalista o materialista che fosse. E in forza di tale nuova divinità ideologica, moderna, affascinante e laica, abbiamo immesso in ogni dove, accelerando la produzione, per tutto l’ ‘800 e il ‘900, scarti e rifiuti di ogni genere, sul suolo, nell’ aria ma soprattutto nei corsi d’ acqua, laghi, fiumi, nel mare stesso. Tutti, dal socialismo al liberismo, abbiamo messo a soqquadro la natura, l’ abbiamo soggiogata., sconvolta, deturpata, avvelenata, con la presunzione scientista che poi sarebbe stato tutto possibile e che, essa da sola, avrebbe ritrovato i suoi nuovi equilibri e le sue rigenerazioni. Ma non è stato e non è così. La Terra, cui abbiamo chiesto tanto, ora ci chiede il conto”.

E’ un debito che abbiamo ereditato e accresciuto; ora, però, dai più giovani ai più anziani, dobbiamo renderlo. Dobbiamo affrettarci, prima che la deglaciazione, l’erosione dei terreni, l’ avvelenamento e le siccità frequenti, prolungate e irreversibili, alternate agli allagamenti di notevole portata, prendano il sopravvento. Siamo in un continua emergenza, ma non siamo ancora pienamente consapevoli.
I boschi che abbiamo a Minervino sono ancora una risorsa inestimabile che non possiamo più permetterci il lusso di perdere. Bisogna tornare a mettere in atto tutte quelle azioni di cura e di salvaguardia che negli ultimi anni sono andate sbiadendosi, se non smarrite: gli incendi del 2012, seguiti da quelli del 2019 e del 2023, di quest’anno, sono un tristissimo esempio eloquente.
Un solo dettaglio per tutti.. Quante risorse si disperdono quando ci si ostina a realizzare tardive quanto obsolete e inutili fasce antincendio, mentre tutto il sottobosco rimane trascurato, con il manto erboso alto e secco fino a diventare un tutt’ uno con le chiome dei tantissimi rami bassi cadenti, in perenne attesa di essere spalcati e potati?

Attendiamo fiduciosi, con le imminenti nuove risorse finanziarie europee e regionali, che ci sia una vera svolta nella programmazione delle opere di miglioramento boschivo, soprattutto nell’ area più provata della Murgia minervinese.
Attendiamo fiduciosi che l’ Arif sappia svolgere azioni con una più aggiornata impronta tecnica e professionale, abbandonando la logica assistenzialistica, che fa male a tutti, al territorio, all’ azienda e agli stessi operatori demotivati.
Attendiamo fiduciosi che l’ Ente Parco dell’ Alta Murgia si decida a prestare la dovuta cura a tutta la parte nord-occidentale della Murgia, evitare di elargire fondi per scopi non propriamente istituzionali, come le feste di contrada o contributi a pioggia ecc. ed indirizzarli, invece, verso i bisogni ben più urgenti e consoni, come quelli dei coraggiosi e meritevoli operatori agricoli e zootecnici che vivono in campagna.
Attendiamo fiduciosi che l’ opera encomiabile dei Carabinieri Forestali venga sostenuta e rafforzata attraverso l’ adeguamento dell’organico del personale.
Attendiamo fiduciosi che l’ ARPA Puglia sappia dare una risposta tempestiva sulle analisi dell’ aria e del territorio delle numerose gravine e inghiottitoi di cui è ricca la nostra Murgia, nonchè della reale pericolosità dei rifiuti illegalmente sversati nella contrada Parco.
Attendiamo fiduciosi che, come prevede la nuova Pac 2023-2027, in merito all’obiettivo di un’ agricoltura più sostenibile, gli operatori, tecnici e agricoltori, sappiano convintamente realizzare quanto previsto nel punto Bcaa 8, e cioè quello del 4% dei terreni che vanno a riposo. Questa sarebbe una vera partecipazione anche del mondo agricolo al progetto di QuerciAmo?, per il raggiungimento dell’ obiettivo di aumentare la biodiversità, migliorare la qualità dei suoli e ridurre l’erosione, accanto alla difesa della redditività. Come recita il dettato legislativo, nel computo del 4% possono valere sia porzioni di campo lasciate a riposo (come le fasce tampone o i bordi inerbiti), sia elementi non produttivi, come boschetti e alberi, stagni, canali, terrazzamenti, strade bianche ecc.
Attendiamo fiduciosi che vengano riprese da parte della Regione Puglia, con energia e convinzione, tutte le procedure utili per:
-la realizzazione della rinnovata ferrovia elettrica che da Spinazzola possa arrivare a Bari via Barletta e viceversa, così com’ era già negli anni 50 del ‘900;
-il compimento della realizzazione della Strada R6 Canosa Monopoli, secondo la finalità per cui era stata concepita e ora più che mai compatibile con i dettami del PNRR, cioè decongestionare il traffico della conca barese e l’ uscita dall’ isolamento delle aree interne dell’entroterra barese-ofantino: quale migliore circostanza?.
Attendiamo fiduciosi che il Comune di Minervino Murge sappia dimostrare di volersi riappropriare, valorizzandolo, di tutto il patrimonio viario, strade rurali ma soprattutto Tratturi regi e del bene architettonico più significativo minervinese, la Torre del Balzo e che voglia seguire, con la dovuta attenzione, gli sviluppi delle varie problematiche qui esposte”.

mercoledì 29 Novembre 2023

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Saverio Costantino
Saverio Costantino
5 mesi fa

Lettura molto sentita, la condivido in pieno con la dolorosa costatazione che ogni anno vanno in fumo ettari di bosco e spesso adiacenti a zone di interesse paesaggistico, bene avete fatto ad evidenziare che fondi spesi per iniziative di visibilità e di tipo artistico non le vedo in sintonia con azioni di prevenzione, ma forse solo auto celebrative e davvero non saprei esprimere meglio di come L’umana dimora ha fatto un doloroso grido …speriamo che ci sia ricambio come la.natura impone anche in chi occupa ruoli di responsabilità…