Da qualche giorno stiamo ammirando il lavoro di restauro effettuato sul nostro monumento simbolo, avviato nel mese di agosto e che sta giungendo al suo termine. Già tutta la parte esterna è stata scoperta dall’impalcatura, il nuovo corpo illuminante è stato installato, si attende la fine dei lavori, con la ristrutturazione che riguarderà la parte interna e altri elementi, prima dell’inaugurazione ufficiale.
Proprio in vista di questa inaugurazione, il Comune sta preparando un convegno storico in cui far conoscere a tutti i cittadini le ragioni storiche e politiche che portarono 100 anni fa i governatori dell’epoca alla decisione di costruire questo imponente monumento sulla sommità del colle più alto della città, seppur la nostra città non è affacciata sul mare. Ma anche individuare tutte le soluzioni tecniche e architettoniche individuate, i materiali usati, il significato simbolico degli elementi d’arredo, eventuali interventi fatti nelle varie epoche, lo sviluppo della villa circostante.
Per questo l’ufficio cultura è alla ricerca di tutte le fonti possibili dagli anni 20 ad oggi (testi, illustrazioni, articoli di giornali, foto storiche, racconti tramandati, tesi di laurea, ecc.) che insieme a quelle ufficiali possono concorre alla redazione di una storia più completa e arricchita che riguarda il Faro Votivo e la fase storica ad esso connessa: la lotta di classe, l’ascesa del fascismo, il ventennio e la Resistenza a Minervino, l’insurrezione del 46, la rimozione dei simboli dittatoriali, la rifunzionalizzazione dal dopoguerra in poi, la villa Faro oggi.
Pertanto si invitano tutti i cittadini in possesso di preziosi contributi e chiunque voglia alimentare questa ricerca a inviare il materiale o copia di esso presso gli uffici del comune alla segreteria del Sindaco o inviare mail a
comune.minervinomurge@legpec.it
segreteria.sindaco@comune.minervinomurge.bt.it
Insurrezione del ’45…