L'APPROFONDIMENTO

Disagio psichico e farmaci

Saverio Costantino e Marilù Liso
Saverio Costantino e Marilù Liso
Disagio psichico e farmaci
Un tandem vincente se si associano nel modo giusto psicoterapia e psicofarmaci. L'approfondimento dello psicologo e psicoterapeuta, Saverio Costantino e della psichiatra, Marilù Liso
scrivi un commento 446

La psicoterapia da sola in tanti contenuti psicopatologici non basta, il trattamento elettivo resta il percorso integrato con la farmacologia. Quando la persona ha completamente perso la capacità di “funzionare” nella propria vita, i due approcci integrati sono fondamentali.

Intanto sgombriamo il campo da radicalismi per cui ognuno difende il proprio territorio; chi fa il medico, qualunque sia la branca specialistica, non deve rimuovere l’importanza del disagio psichico che, se non letto, rischia di far naufragare il paziente che annega provando il grande peso della incomprensione. Anche il delirio di onnipotenza di alcuni psicoterapeuti spesso tende a non considerare la multidisciplinarità di un approccio efficace. Lavorare soli, senza una reciprocità multiprofessionale, spesso presenta al paziente il conto dei fallimenti negli esiti terapeutici.

Immaginate un attacco di panico che accede al pronto soccorso con sintomi cardiologici. Non riconosciuto o, magari, approcciato con la sola superficiale prescrizione farmacologica, dove porterebbe? Per quanto possa essere utile la prescrizione farmacologica, senza una adeguata spiegazione terapeutica, accompagnata anche dalla necessità di un percorso di psicoterapia, questo approccio sarà destinato al fallimento, con una sicura scarsa compliance terapeutica.

Estendibile tale lettura ad un disturbo bipolare, ad un contenuto depressivo, un disturbo alimentare e a tanti altri profili psicopatologici.

Fare riferimento a un professionista oggi è spesso affidato alla ricerca mediatica, ma non dimentichiamoci che essere psicologi, psichiatri, avere insomma un qualsiasi profilo disciplinare, non è un percorso imprenditoriale, ma una vera opera artigianale. Ogni persona, in quest’opera, viene accolta, riconosciuta, accompagnata a comprendere il suo disturbo, non associata ad un numero e quindi ad una terapia standard applicata in maniera generalizzata.

La multidisciplinarità nessuno la nega, ma metterla in pratica è spesso difficile, poiché bisogna superare la competizione e l’incapacità di dialogo tra professionisti autoreferenziali.

La vera bravura probabilmente non è solo nel somministrare i farmaci in maniera appropriata, ma è nel saper riconoscere quando non somministrarli proprio, lasciando spazio alla psicoterapia.

La domanda relativa alla paura di diventare dipendenti dal farmaco, domanda molto frequente, va spiegata sottolineando che la vera dipendenza non la crea la terapia, ma è nelle prassi sbagliate.

Il trattamento integrato non è una teoria, ma una necessità, e la pragmatica la attesta come efficace.

venerdì 3 Marzo 2023

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti