Cronaca

Fallimento Tradeco, arrestati i fratelli Columella

La Redazione
Cassonetti gestione Tradeco
L'azienda aveva gestito l'appalto di nettezza urbana a Minervino fino a marzo 2017 con gravi inadempienze
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Arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta e reati tributari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Bari avviata a seguito del fallimento – dichiarato a ottobre del 2018 – della Tradeco per i fratelli Saverio e Michele Columella, di 41 e 53 anni di Altamura.

I Finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria del Comando Provinciale di Bari hanno – come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno – anche eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per quasi 14 milioni di euro (13,4 mln).

La misura è stata disposta dal gip del Tribunale di Bari Francesco Mattiace su richiesta dal pm Francesco Bretone.

La Tradeco (il più grande gestore della raccolta di rifiuti della Provincia di Bari con una esperienza ultratrentennale nel settore, che dal 2000 al 2017 è stata incaricata della raccolta e smaltimento rifiuti per il comune di Minervino Murge) è stata dichiarata fallita il 10 ottobre 2018 fa dopo che il tribunale di Bari, dopo aver accertato la presenza di 70 milioni di debiti, respinse la domanda di concordato preventivo in continuità depositata.

La Procura di Bari, poi, a valle di una verifica compiuta dalla Finanza poi sfociata nel 2016 in un provvedimento di sequestro, ha poi richiesto il fallimento della società che fa capo alla famiglia Columella (per due decenni i padroni incontrastati del settore in Puglia).

La società rispose nel mese di febbraio di due anni fa depositando un ricorso per concordato preventivo in bianco. A fronte di debiti dichiarati per 69 milioni, il piano prevedeva solo pochi spiccioli per il pagamento dei creditori: il 30% per gli accessori dei crediti previdenziali, il 5,5% per una serie di debiti privilegiati degradati a chirografari e solo il 3,82% per tutti gli altri.

Ricordiamo come la Tradeco a Minervino dopo aver vinto diverse gare di appalto nel primo decennio del 2000, aveva avuto diverse proroghe nella gestione del servizio, fino a giungere al braccio di ferro con l’Amministrazione Mancini nel 2016 che riscontrando diverse inadempienze nel servizio (mancato pagamento dei lavoratori, mancato inizio della raccolta differenziata, strade non pulite e vari servizi mai effettuati come taglio erba nelle strade, pulizia cassonetti, ecc.) aveva escluso l’azienda nell’assegnazione del servizio, dato successivamente nell’aprile 2017 in via provvisoria all’Asipu e successivamente assegnato con gara dell’ARO all’azienda Raccolio dal 1° marzo 2019, attuale gestore della nettezza urbana nel nostro comune. Proprio un anno fa l’azienda, il 24 giugno 2019 la stessa Raccolio iniziava la raccolta differenziata porta a porta spinta nel comune di Minervino Murge.

mercoledì 24 Giugno 2020

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Giuseppina Perrone
Giuseppina Perrone
3 anni fa

Tutti i Minervinesi dovrebbero venire a conoscenza di queste cose.