Il giorno dopo la tornata elettorale non si fanno attendere i commenti dei protagonisti della scena politica locale. Anche se non rilevanti per le sorti amministrative del territorio, il coordinatore del movimento civico “SìAmo Minervino”, Vincenzo Copeta, prova a delineare un’analisi della lettura dei dati emersi dalle urne minervinesi.
“E’ a tutti evidente – afferma – che come sempre avvenuto a Minervino la coalizione di centrodestra è ampiamente vincente. Se infatti si sommano le percentuali dei tre partiti rappresentativi (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) si supera il 40%, lasciando gli altri 2 poli molto più indietro”.
Nel dettaglio le forze rappresentanti il centrosinistra nella scorsa tornata delle politiche (PD e +Europa), sommate raggiungono il 32.3 %, ancora più defilato il Movimento 5 Stelle al 22,71%.
“Pertanto mi sembra che ci sia poco da festeggiare per il Partito Democratico e per quanti rappresentano l’opposizione al Governo cittadino, tutti oramai collocati nel centrosinistra, che sembrano vedere in questa tornata elettorale un segnale di ripresa o in campanello d’allarme sul consenso a questa amministrazione. Tutt’altro invece ci sembra che i minervinesi abbiano lasciato la tradizionale appartenenza del passato e guardano in altre prospettive politiche”.
Il coordinatore Copeta rileva anche che “nell’ambito del centrodestra vi è stata sì una forte affermazione della Lega, trainata dal consenso nazionale che Salvini e la sua proposta sta ottenendo, ma è altresì rilevante il risultato di Fratelli d’Italia che a Minervino supera il 15%, ben oltre il 6,5% del dato nazionale. Il partito della Meloni è stato certamente rinvigorito dalla candidatura dell’on. Raffaele Fitto, sostenuta da molti amministratori comunali, che ha ottenuto il maggior consenso tra i candidati del centrodestra di Minervino e dell’intero territorio pugliese. Ancora una volta un segnale che incoraggia il lavoro del gruppo SìAmo Minervino”.
In conclusione il coordinatore auspica che “a livello cittadino queste elezioni come tante altre lasciano un chiaro evidente insegnamento per le forze politiche del centrodestra nelle prossime sfide, a cominciare dalle regionali: unità e coesione sono fattori indispensabili dalle quali non si prescinde per poter costruire un futuro al governo”.