Una piccola installazione in piazza Bovio, condivisa sui social diventa un grande urlo contro la violenza di genere. È bastato dipingere qualche scarpa e panchina di rosso per ricordare, nonostante la pandemia, tutte le vittime di femminicidio. L’iniziativa è stata ideata e realizzata da LiberArte, l’associazione culturale che la scorsa estate si è occupata della riqualificazione di vecchie panchine trasformandole in messaggi sociali.
In piazza Bovio due panchine sono state dipinte di rosso, affinchè si possa parlare di violenza di genere ogni giorno e non solo in occasione del 25 novembre. È importante diffondere il messaggio oggi più che mai, considerando che solo nei primi dieci mesi del 2020, i femminicidi sono stati 91. Dietro questo numero c’è una donna che ha perso la vita, una ogni tre giorni. L’associazine LiberArte si è occupata attivamente di violenza di genere anche in passato.
Negli scorsi anni, durante l’estate minervinese, sono state organizzate serate di musica e sfilate d’alta moda intervallate da momenti di riflessione. “È una tematica troppo attuale per essere tralasciata. Le donne sono molto spesso svantaggite anche in ambito lavorativo. Questa è una forma di violenza esercitata da una società ancora troppo maschilista, e di gender gap se ne parla poco”, ha detto Pippo Bevilacqua, presidente dell’associazione LiberArte. Portare in piazza i dati della violenza domestica, economica e psicologica non è mai cosa scontata perché i fatti di cronaca dimostrano che la violenza di genere è una piaga sociale ancora attuale. È una pandemia che per troppi anni ha vissuto nell’ombra e che ora necessita di un vaccino che parte dalla sensibilizzazione di uomini e donne.