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Il destino di Tufarelle e le varie posizioni in campo, in attesa della riunione di oggi pomeriggio

La Redazione
Discarica
Appuntamento a questo pomeriggio per conoscere gli esiti della riunione presso la Provincia e per la costituzione del comitato dei cittadini minervinesi che, si spera, dimostreranno forza e unità
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Tante le prese di posizione e le mosse che i vari protagonisti della vita politica e sociale, legata al nostro paese e al nostro territorio, stanno compiendo sullo scacchiere che riguarda l’ampliamento della discarica di rifiuti speciali della ditta Bleu. Nell’attesa degli esiti del Consiglio Provinciale monotematico che si svolgerà quest’oggi alle ore 13.00, convocato d’urgenza dal presidente Giorgino a seguito delle dimissioni dalla carica di consigliere della sindaca Mancini, andiamo ad analizzare tutte le varie posizioni in campo.

A livello della Provincia Bat abbiamo assistito al rilascio da parte dell’Ente di un’autorizzazione integrata ambientale sull’ampliamento del sito all’interno del territorio di Minervino Murge, parere a cui si è aggiunto il beneplacito tecnico da parte dell’Asl. La sindaca Mancini ha deciso con un colpo di scena di rassegnare le proprie dimissioni al fine di accendere i riflettori dell’opinione pubblica, soprattutto a livello della politica regionale, sulla grave situazione in cui versa da sempre il nostro territorio, che ha già dato tanto in termini di inquinamento e di allocazione di impianti di smaltimento dei rifiuti. Mossa che ha scalfito i già fragili equilibri politici all’interno del consiglio provinciale, tanto da far correre ai ripari il presidente Giorgino che quest’oggi formulerà con i consiglieri della Bat un documento di indirizzo politico. Paradossale l’assenza nell’assise dei rappresentanti di Minervino e Canosa, la prima a causa delle dimissioni e il secondo non avente diritto in quanto sindaco subentrato.

La Regione Puglia, responsabile politica principale dell’organizzazione e della gestione del ciclo dei rifiuti, ha demandato alla provincia il provvedimento. Tuttavia, non sono mancate nelle ultime ore gli endorsement e le prese di posizione a favore delle comunità locali da parte di alcuni dei consiglieri regionali espressione del territorio. Da una parte Ruggiero Mennea (Pd) che già qualche settimana fa inoltrava al presidente della V commissione Ambiente una richiesta di audizione sull’ampliamento dell’impianto affermando che “la Regione debba farsene carico, accertandosi che ogni richiesta di ampliamento sia veramente fondata e conforme ai parametri di legge</em>"; dall'altra il centrodestra con Francesco Ventola (Direzione Italia), il quale confermando “la necessità che i vicepresidenti della Commissione Ambiente tengano le audizioni sull’impianto di trattamento e stoccaggio in questione, spostando dunque il dibattito a livello della Regione”, dichiara nelle ultime ore di essere disponibile ad ogni azione utile a scongiurarne la realizzazione.

Anche la Diocesi si Andria, alla quale appartengono le due comunità coinvolte, attraverso la voce del vescovo mons. Luigi Mansi, ha espresso forte preoccupazione per la realizzazione dell’impianto in un territorio che già ha dato troppo in termini di ambiente e salute. “Non vi è dubbio – queste le parole del vescovo – che un impianto del genere rappresenti per il territorio un forte detrattore ambientale ed economico su una terra che invece è per sua natura chiamata a generare bellezza e lavoro […] è forte la preoccupazione sulle conseguenze negative di carattere economico che la presenza di una discarica arrecherebbe alle tante aziende agricole di pregio ivi presenti e soprattutto a quanti hanno investito nel turismo gastronomico e ambientale

Il sindaco pentastellato di Canosa Roberto Morra, città coinvolta e accomunata a Minervino dal triste destino legato alla presenza di discariche sul territorio, ha espresso, come la prima cittadina Mancini, un parere negativo all’ampliamento. Nelle ultime ore ha presentato al presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, un atto di opposizione rispetto all’esito della Conferenza di servizi della Provincia. Allo stesso tempo ha richiesto un incontro urgente al presidente della Regione Puglia Emiliano, all’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, e al presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Nicola Giorgino. I cittadini di Canosa hanno messo su un comitato per affermare con varie iniziative il “No” ad un ulteriore ampliamento della discarica Bleu.

A Minervino la sindaca Mancini ha dichiarato, prima attraverso il consiglio comunale, successivamente in fase di conferenza dei servizi, il parere negativo della propria comunità alla discarica in oggetto. Quest’oggi sarà assente al consiglio provinciale dal quale per protesta ha rassegnato le dimissioni. Sarà presente il popolo di Canosa e Minervino che in maniera organizzata e spontanea sta raggiungendo la città di Andria per far sentire il fiato sul collo ai sindaci della Bat chiamati a confrontarsi. La stessa sindaca Lalla Mancini ha convocato quest’oggi, alle ore 18.00 presso il Palazzo Comunale, una riunione urgente con tutta la cittadinanza per costituire un comitato di azione contro l’ampliamento della discarica “Bleu” in contrada Tufarelle. La prima cittadina più volte ha dichiarato di essere disponibile a compiere ogni possibile iniziativa tesa ad evitare la realizzazione della discarica.

Appuntamento a questo pomeriggio, dunque, per conoscere gli esiti della riunione presso la Provincia e per la costituzione del comitato dei cittadini minervinesi che, si spera, dimostreranno forza e unità d’intenti.

giovedì 7 Settembre 2017

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