In un clima di sobrietà dovuto alle misure di contrasto alla pandemia, Minervino si prepara ad onorare la ricorrenza del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La manifestazione, chiusa alla partecipazione del pubblico, vedrà la presenza dell’Amministrazione Comunale con il supporto della sezione locale dell’Ass. Naz. Mutilati e Invalidi di Guerra e dell’associazione Eredi della Storia.
“La ricorrenza del 4 novembre – affermano gli organizzatori – in cui ricordiamo anche la vittoria della Prima Guerra Mondiale e della sia tragedia, è una giornata di memoria collettiva, una giornata che ripercorre la storia, la storia fatta di fatiche, sacrifici e di persone che hanno dato la vita per la nostra Italia. E’ nostro dovere ricordare i caduti e, attraverso il loro sacrificio, capire il significato profondo dell’essere italiani. Conoscere e ricordare la storia ci insegna a non ripetere gli errori, puntando su un futuro basato su valori preziosi: sacrificio, dovere, integrità, amore per il proprio Paese. Il nostro pensiero va soprattutto ai nostri giovani, con cui insieme dobbiamo sentire forte la responsabilità di costruire un futuro migliore. Solo così onoreremo i nostri caduti. Un particolare ringraziamento va rivolto alle Forze Armate, a partire dalle forze dell’ordine che operano sul nostro territorio, che svolgono un lavoro quotidiano e silenzioso per il bene di tutta la collettività”.
Il programma prevede alle ore 11.00 la deposizione di una corona di alloro per onorare i caduti presso il monumento posto in piazza Gramsci.
Nel pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 19.00 sarà possibile per tutti visitare gratuitamente la mostra permanente di storia contemporanea “Il testimone della memoria”, presso l’atrio del Palazzo Comunale. L’esposizione, partendo dalla figura di de Deo, accompagna il visitatore attraverso le due grandi guerre del Novecento per mezzo di strumenti, armi e documenti riguardanti tale periodo storico e ponendosi a completamento di un percorso storico e artistico che coinvolge il museo d’Aloya e la pinacoteca Roccotelli.