Dopo le sinistre sirene che recitavano di una Top Player Minervino impossibilitata ad essere ai nastri di partenza, registriamo con soddisfazione che la compagine minervinese farà regolarmente parte del lotto.
L’esordio non è proprio dei più agevoli in quanto, teatro della prima contesa, sarà il comunale di Vieste che, ahimè, rievoca episodi non proprio edificanti.
Però, questo non spaventa assolutamente l’undici del confermato tecnico Antonio Maino, consapevole della validità del suo gruppo.
Peraltro, tale ottimismo è dettato dal fatto che, con passione e dedizione, la società, pensando in grande, è riuscita ad assemblare una rosa ove spiccano, tra gli altri, delle individualità veramente notevoli; difatti, tanto per citarne qualcuna, oltre al confermatissimo Sansonna, estremo difensore, registra l’ingaggio di Giacomo Quattromini, veramente un “top” nella Top, capace di conferire al reparto nevralgico del campo il giusto mix di quantità ed eccelsa qualità, avendo nelle decorse stagioni militato stabilmente in categorie superiori.
Ulteriori note liete contemplano il ritorno di Gaetano Calamita di Tria e Pierfrancesco Balice, che molto bene hanno fatto nella scorsa stagione (il primo nello Spinazzola il secondo nel Corato).
A fronte delle citate considerazioni inerenti la rosa, è doveroso tener conto di quanto accaduto nel panorama calcistico minervinese che, dopo anni di deleterie divergenze, vede racchiudersi in un’unica identità le primordiali opposte fazioni ponendo finalmente (e di fatto) propizie basi solide per un unisono incedere a fronte di un progetto volto principalmente alla crescita del movimento.
Come sempre, l’auspicio è che quanti hanno a cuore le sorti della Minervino calcistica, sposino la causa conferendo, così facendo, un imprescindibile apporto vitale.
D’altronde, se è l’unione che fa la forza perché non adoperarsi per porla in essere?
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