Campionato di prima categoria

Deludente prestazione della Top Player Minervino che, nella quarta di campionato, non va oltre la divisione della posta

Antonio Gallucci
Top Player Minervino
Top Player Minervino - Gioventù Calcio San Severo 1 - 1
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Nella giornata odierna le “mura” non si sono rivelate proprio amiche per la Top Player Minervino, protagonista di una recita sicuramente sotto tono ed a tratti imbarazzante.
Le previsioni erano ben altre; sia per l’avversario di turno, non proprio blasonato vista la posizione in classifica (ultimo con un solo punto in carniere), che per le positive prestazioni fornite nelle ultime uscite dagli uomini di mister Maino.
Inspiegabilmente, però, si è registrata una inversione di tendenza tanto da portare a considerare il “bicchiere” comunque mezzo pieno, con l’unica, misera consolazione di aver almeno mosso la classifica.
Onestamente, comunque, questo non può bastare dal momento che i padroni di casa sono stati spesso e volentieri, se non in balia degli avversari, incapaci di fronteggiarli; quasi impauriti di trovarsi al cospetto di un ostacolo apparso sin da subito insormontabile.
I dauni, difatti, si sono dimostrati un qualcosa di nettamente diverso da quanto rappresentato dalla classifica, bensì una compagine ben organizzata e gagliarda capace di sovrastare gli inconsistenti Top.
Eppure l’inizio della gara aveva fatto presagire sfaceli per i malcapitati ospiti ma l’unica ghiotta occasione dei primissimi minuti, in pratica, restava desolatamente l’unica mentre i sanseveresi, ripresisi dallo spavento, cominciavano a macinare gioco che non addiveniva a frutto grazie alla bravura dell’estremo Fabio Sansonna il quale nulla poteva quando (a ridosso della mezz’ora) ed a seguito dell’ennesima disattenzione difensiva, dai sedici metri, veniva trafitto senza scampo.
A questo punto ci si attendeva una reazione da Quattromini e compagni ma tutto rimaneva mestamente nelle intenzioni.
La seconda frazione seguiva, ahimè, lo stesso canovaccio del primo, con gli ospiti a tentare di offendere e i top incapaci di replicare.
Stante così le cose la partita sembrava ormai “andata” ma, dando a Cesare quel che è di Cesare, bisogna riconoscere agli uomini di Antonio Maino (costretto ad operare dalla “piccionaia” a seguito della squalifica rimediata in quel di Peschici) che, seppur con poca lucidità, si catapultavano nella metà campo avversa alla ricerca di un pareggio che giungeva su calcio di rigore (il meno netto di un paio precedenti) decretato, in zona Cesarini, da un direttore di gara fiscale ma poco lucido. Sul dischetto si presentava Gianluca d’Angella che rimetteva le sorti della contesa in parità.
Analizzando serenamente la giornata, è doveroso concedere al tecnico le attenuanti per non aver potuto mettere in campo la formazione migliore, vista la defezione, per infortunio, di ben quattro pedine; questo, però, non deve essere ritenuto un alibi ma consapevolezza ed incentivo che induca più alacremente a… lavorare!

lunedì 16 Ottobre 2023

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