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​Tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola, Uil Puglia: “La Regione trovi soluzione definitiva”

La Redazione
Ferrovia Barletta-Spinazzola
La nota del segretario generale Uil Puglia e Bari Bat Aldo Pugliese
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“Quello della Barletta-Spinazzola è il classico diritto negato ai cittadini. Il problema non sono i soldi, ma la volontà politica: le istituzioni devono mostrare con i fatti che l’obiettivo è risolvere i problemi per riagganciare tutto il territorio interessato al resto della Puglia e dell’Italia”. Questa la tesi del segretario generale della Uil di Puglia e Bari Bat Aldo Pugliese, in merito alla possibilità di rilancio della tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola.

“La notizia dello stanziamento di 26 milioni di euro per elettrificazione ed ammodernamento è certamente positiva ma è anche vero che vanno compresi i termini della questione – ha dichiarato Pugliese – Peraltro, è difficile non giustificare le perplessità di chi vuol attendere i fatti, visto che di parole in questi anni ne sono state spese tante. L’importante è che non sia una soluzione-tampone, ma che si risolva finalmente un problema che rappresenta un vero e proprio gap sociale per le popolazioni di quel territorio”.

Non va dimenticata l’ipotesi di fermata dinanzi all’Ospedale Dimiccoli di Barletta e la possibilità di raggiungere importanti siti archeologici come Canne della Battaglia: “Sarebbe un importante impulso per tutto il territorio che peraltro insiste anche sul Parco dell’Alta Murgia. Per questo riteniamo sia fondamentale coinvolgere anche i sindaci dei Comuni interessati, per muoversi di concerto e puntare ad un’unica strategia di rilancio dell’intera zona interessata. Del resto, questo della Barletta-Spinazzola è solo un tassello del mosaico che compone il sistema trasportistico ferroviario della Puglia, che assomiglia purtroppo ad un vero e proprio colabrodo. Quanto accaduto il 12 luglio 2016 lancia ammonimenti precisi. Continuiamo a sostenere che la Regione debba immaginare una soluzione che non sia precaria: mai come ora servirebbe una risposta definitiva a queste comunità sia in termini di trasporto su gomma, sia ipotizzando finalmente un serio e continuo trasporto su ferro. Non è pensabile che un’intera comunità della nostra terra resti praticamente ‘in castigo’ per incapacità gestionale della cosa pubblica”.

lunedì 24 Luglio 2017

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