Calcio

Un buon Minervino esce immeritatamente sconfitto dalla contesa contro il Celle San Vito

Antonio Gallucci
asd minervino
Nell'ultima apparizione sul manto del comunale, il Minervino soccombe immeritatamente al cospetto di un Celle San Vito poco propositivo ma sornione e cinico nel capitalizzare le uniche occasioni capitategli
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Nell’ultima apparizione sul manto del comunale, il Minervino soccombe immeritatamente al cospetto di un Celle San Vito poco propositivo ma sornione e cinico nel capitalizzare le uniche occasioni capitategli.
Al Minervino non resta che il rammarico di essere uscito dal campo sconfitto nella giornata in cui (forse) ha creato di più.
Il calcio, però, non è certamente una scienza esatta e non sempre vince chi merita. Ma, obiettivamente, non è assolutamente il caso di recriminare o ”incriminare” chicchessia dal momento che, chi schierato, ha dato quanto e di più nelle proprie possibilità.
L’intenzione, a dire il vero, era apertamente quella di chiudere in bellezza ma, come spesso accade, non tutte le ciambelle riescono col buco.
A conferma di questo indirizzo, mister Luisi ha schierato un undici iniziale palesemente a trazione offensiva con un 4-3-3 che spesso e volentieri si trasformava in un più spregiudicato 4-2-4.
Infatti, se inizialmente gli attaccanti erano tre, con lo scorrere dei minuti diventavano quattro dal momento che Lino Schiavo si andava ad aggiungere ai già operanti Volpe, Sanluca e Specchio. Ma, nell’odierna recita, la dea bendata aveva deciso di voltare le spalle all’undici minervinese che, dopo aver lottato, creato e tanto sprecato, s’è ritrovato, alla fine, col classico pugno di mosche in mano.
Pazienza. D’altronde, quello che era stato loro chiesto, i ragazzi l’hanno portato a casa già da tempo. Quindi il corale applauso per questo gruppo è quantomeno d’obbligo.
La cronaca.
Partivano di slancio gli ospiti che, al 6’, in percussione sull’out di sinistra, mettevano in condizione un loro attaccante di battere a rete ma, fortunatamente per il Minervino, la palla lambiva il palo.
All’8’ toccava ai minervinesi. Calcio d’angolo calciato da Raffaele D’Amelio sulla cui traiettoria svettava più in alto di tutti Nicola Landolfi che non centrava il bersaglio per un soffio.
Al 13’, Celle in vantaggio. Il centrale minervinese commetteva una leggerezza ai limiti dell’area consentendo all’avanti dauno di involarsi e da due passi scaraventare in rete con Leo Amoruso irrimediabilmente battuto.
Feriti nell’orgoglio, i ragazzi di Luisi si riversavano con foga nella metà campo avversaria alla ricerca dell’immediato pareggio che, infatti, giungeva su calcio di rigore che Nicola Specchio si procurava per poi abilmente  capitalizzare.
Il Minervino, forte della parità ristabilita, continuava a menare le danze ponendo in essere un assedio senza soluzione di continuità.
Al 26’ Nicola Specchio imbeccava Federico Volpe con un delizioso lancio d’esterno ma in direttore di gara (insufficiente la sua direzione) fermava l’azione ritenendo l’attaccante minervinese in fuorigioco.
Al 36’ era Lino Schiavo che su calcio piazzato non concretizzava per un nonnulla.
Al 41’ era la volta di Raffaele D’Amelio che, ancora da calcio di punizione, costringeva l’estremo ospite ad un difficilissimo intervento di Garelliana memoria.
Nella ripresa i musicisti erano sempre gli stessi e la musica, di concerto, non cambiava di una battuta.
Al 7’, punizione di D’amelio dal limite dell’area, batti e ribatti in area dove, prima William Valentino e poi Raffaele Sanluca, da due passi non riuscivano ad insaccare.
Una delle leggi non scritte del calcio recita che, goal sbagliato, goal subito. Questa trova pertinente applicazione nell’odierno scenario.
Ripartenza fulminea dei Cellesi con uno dei suoi attaccanti che, incredibilmente, scorrazzava in una prateria senza incontrare alcun ostacolo tanto che, arrivato al limite dei sedici metri, lasciava partire un rasoterra che ingannava il guardiano minervinese.
Ancora a capofitto il Minervino alla ricerca del pari ma, evidentemente, le gambe non riuscivano a mettere in pratica quanto dal cervello comandato e gli attacchi risultavano meno irrompenti anche se qualche altra opportunità riusciva a confezionarla.
Al 20’ quando, ancora su palla inattiva, D’Amelio metteva nelle condizioni Landolfi di Battere di testa a rete ma il buon Nicola mancava ancora il bersaglio ed al 35’ quando, su palla riveniente da calcio d’angolo, Francesco Russo non impattava perfettamente al volo da non più di due passi mandando la palla al di sopra della trasversale.
La consapevolezza che l’odierna, non era proprio giornata ed il naturale ostruzionistico atteggiamento degli ospiti facevano sì che la gara non offrisse altri spunti di cronaca.
Alla fine, comunque, tutti contenti. Il Minervino per quanto fatto ed ottenuto ed il Celle che, con la conquista dell’intera posta, può sognare per un posto nell’appendice dei play off. 

lunedì 25 Aprile 2016

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