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Ugl- Minervino: “Liberare il territorio dalle imposizioni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”

La Redazione
Terreni agricoli
Continua la raccolta delle richieste scritte indirizzate alla Sindaca di Minervino Murge, allo scopo di attivare il procedimento di riperimetrazione del Parco Nazionale Alta Murgia
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Su iniziativa sindacale da parte della locale Sezione UGL-Coltivatori di Minervino Murge in Collaborazione con il Comitato delle Attività produttive dell’Alta Murgia, continua la raccolta delle richieste scritte indirizzate alla Sindaca di Minervino Murge, allo scopo di attivare il procedimento di RIPERIMETRAZIONE del Parco Nazionale Alta Murgia con l’esclusione delle S.A.U (Superfici Agricole Utilizzate).

A tredici anni dall’Istituzione di predetto Ente, sino ad ora tutte le promesse riguardo ai milioni di finanziamenti, indennizzi, posti di lavoro e flussi turistici rimangono solo un miraggio o sulla carta.nD’inverso, come riscontrato da studi di settore tra cui quello eseguito dal “Centro Studi Panacea” di Altamura risulta una netta regressione di tutte le attività presenti sul territorio: riduzione dei capi di bestiame allevato, delle aziende agricole e zootecniche, delle imprese artigiane-commerciali-industriali, di attività terziarie e estrattive, raccoglitori di funghi, di erbe selvatiche e di attività venatorie.

Lupi che razziano le greggi, cinghiali che distruggono campi coltivati e non solo mettendo a rischio l’incolumità di tanti automobilisti, divieti di energia alternativa, divieti di cambio coltura, di adeguamento strutturale delle aziende agricole, mancato indennizzo, forte riduzione delle giornate lavorative e svalutazione fondiaria, queste sono alcune delle lamentele giunte presso la sede sindacale, che facendosi portavoce convocherà in una fase successiva un incontro con la Sindaca Prof.ssa Lalla Mancini ove consegnando personalmente le richieste pervenute illustrerà tutta la problematica riguardo al Parco ed indicherà la strada amministrativa da percorrere per l’uscita delle SAU dal Parco.

Conclude l’Ugl-Coltivatori: “Inoltre si porta all’attenzione della cittadinanza che nel Parco sono presenti Poligoni Militari pari al 40% dell’intera superficie. Contraddizioni che da sole esprimono le menzogne riguardo ad un Parco nato solo per un potere calato dall’alto e non suffragato dai cittadini. Il Parco è forte con i deboli e debole con i forti.nA fronte di qualche spettacolo folkloristico, si sono perse tante possibilità di imprese produttive.nBen vengano altri cittadini ed associazioni nel collaborare attivamente per la buona riuscita del lavoro intrapreso.nNon ci resta che affidarci all’amministrazione Mancini, con l’auspicio che tutte le promesse fatte in campagna elettorale non vadano svanite nel vuoto”.

martedì 20 Giugno 2017

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