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Ex R6, il sopralluogo della Regione per il completamento della strada

La Redazione
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 Ex R6
L'assessore ai lavori pubblici Piemontese, insieme ai consiglieri regionali della Bat a Minervino per programmare il completamento dell'arteria stradale
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Questa mattina importante passo avanti per il completamento della s.p. 3, ex Strada Regionale n. 6. Sono infatti giunti a Minervino l’assessore regionale alle infrastrutture, Raffaele Piemontese, i consiglieri regionali della Bat Francesco Ventola, Debora Ciliento, Filippo Caracciolo, Grazia di Bari e per il comune hanno preso parte al sopralluogo le assessore Maria Bellini e Saba Sinisi, in sostituzione della Sindaca, nel contempo impegnata nella riunione della comunità del Parco dell’Alta Murgia a Gravina. 

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L’occasione è stata il motivo per dare seguito ai propositi ormai decennali di vedere terminato il tratto di strada interrotto al cimitero (è proprio lì che sono giunti i rappresentati politici) e congiungerlo con il secondo tratto che riprede in località Pagliarone, che porta sino all’uscita nei pressi della zone Cavone in territorio di Spinazzola. Completare la R6 è da sempre uno dei progetti più strategici per le comunità di Canosa, Minervino e Spinazzola, che vedrebbero compiuto un asse viario che congiunge l’entroterra murgiano all’autostrada. 

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Oltre al completamento occorre ribadire come la strada aperta da circa 13 anni necessita di importanti interventi di manutenzione dell’asfalto, della segnaletica, dell’illuminazione mai attivata negli svincoli. A questo vanno aggiunti i continui sversamenti di rifiuti nelle piazzole di sosta da parte di inqualificabili passanti.

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Dovrebbe esserci a breve l’ok definitivo della Regione per il progetto definitivo per il quale già dal 2014 furono stanziati 18 milioni di euro in bilancio. Il progetto prevede il collegamento viario che congiungerà il ponte davanti al cimitero, che finisce in contrada Torlazzo, all’uscita della Madonna del Sabato, e la deviazione della strada che eviterà la zona archeologica del neolitico in zona Pagliarone. Sono state proprio le due aree archeologiche (Torlazzo e Pagliarone)  sottoposte a vincolo a vietare in passato la realizzazione dell’opera pubblica. Situazione che dovrebbe essere superata con le nuove riprogettazioni attese da vent’anni.

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martedì 13 Luglio 2021

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Maria Vincenza Giorgio
Maria Vincenza Giorgio
2 anni fa

Questa strada è diventata un tratturo e una discarica a cielo aperto.
Ci vogliono le fototrappole per scoprire gli incivili.