Calcio

Alla Top Player Minervino non basta una gara gagliarda per avere ragione di un coriaceo A. Satriano

Antonio Gallucci
Top Player Minervino
Divisione della posta nella gara che vedeva contrapposte le due squadre che condividevano la seconda mattonella della graduatoria
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Non va oltre il pareggio la Top Player Minervino che ha trovato nell’avversario di turno un “cliente” veramente ostico, determinato e deciso a vender cara la pelle.

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Le condizioni climatiche, inclementi fino a qualche minuto prima del fischio d’inizio, “decidevano” di concedere una tregua onde consentire alla “recita”, vista la classifica, di d’alto lignaggio, di essere disputata in condizioni quanto meno accettabili.

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Se a questo si aggiungono: il non trascurabile particolare dell’avere constatato che il rifatto manto erboso aveva retto abbastanza bene, la volontà, da parte degli attori preposti, di rendere degna la rappresentazione e le aspettative e compartecipazione all’evento dei numerosi intervenuti, se ne deriva che il pomeriggio sarebbe stato da incorniciare.

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Seppur in presenza di un epilogo che non ha visto né vincitori né vinti, lo spettacolo inscenato non ha tradito, comunque, le comuni aspettative.

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Il Minervino, sin dai primissimi minuti, faceva intendere le bellicose intenzioni, menando le danze e ponendo in essere una supremazia territoriale senza soluzione di continuità; in contrapposizione, il tiglioso Ascoli Satriano, non mollava di un millimetro, con i centrocampisti ad operare da “cagnacci”, mordendo le caviglie agli avversari del dirimpettaio reparto. 

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Questo atteggiamento poneva il pubblico nelle condizioni di assistere ad una sfida vibrante ma striminzita, se si considera il computo delle occasioni per concretizzare.

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Infatti, nella prima frazione di gioco si possono annoverare soltanto due grandissime occasioni, una per parte; la prima quando l’esterno alto di sinistra ascolano, con un tocco “velenoso”, saggiava i riflessi dell’estremo minervinese (Leo Amoruso) il quale, con guizzo felino, sventava la minaccia e la seconda quando Riccardo Tesse vedeva la sua conclusione ravvicinata incocciare nella trasversale.

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La partenza della seconda parte vedeva il Minervino agire con maggiore veemenza; questo lasciava disorientato l’Ascoli che, vista la nuova “piega”, decideva, al fine di limitare i danni, per un comportamento conservativo.

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Al 57’, però, Di Lernia trovava il lampo che consentiva ai Top di andare in vantaggio.  

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I dauni, di concerto, si vedevano costretti a rivedere la loro condotta alzando il baricentro e alimentando un seppur farraginoso, improduttivo forcing.

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In una di queste azioni, la palla varcava la linea di fondo e, mentre tutti rientravano verso il centrocampo, il direttore di gara decideva per il calcio d’angolo.

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Lieve parapiglia dei minervinesi che, colpevolmente, si attardavano a protestare all’indirizzo dell’arbitro nel mentre, furbescamente, gli ospiti battevano un corner “corto”; palla ai sedici metri tra i piedi di un attaccante ospite che non aspettava altro di essere “toccato” per accasciarsi manco fosse stato colpito da una granata.

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Al danno si aggiungeva la beffa quando la giacchetta nera decideva per la massima punizione. Amoruso intuiva ma nulla poteva e parità ristabilita.

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A questo punto, causa anche la incipiente stanchezza che attanagliava gambe e riflessi degli atleti  per l’aver calpestato un terreno, comunque pesante per la tanta pioggia assorbita nella mattinata, le due squadre si placavano, accontentandosi di una divisione della posta che, in fin dei conti, faceva loro propendere per il bicchiere mezzo pieno.

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Resta, però, il grande rammarico per la gigantesca occasione sprecata maldestramente, nei minuti di recupero, da Stefano Conte il quale, da non più di due metri dalla porta, spalancata, ciabattava la sfera mancando incredibilmente il bersaglio. 

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Nota lieta di questa giornata, la consacrazione di Luigi Ferrante, prodotto del vivaio, che con spirito di abnegazione e passione è protagonista di una eloquente crescita.   

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L’indirizzo della società, pur tra le innumerevoli difficoltà, è volto al continuo miglioramento ed all’ arricchimento della rosa; dato inconfutabile che, in settimana, registra il tesseramento dell’estremo difensore, il su citato Leo Amoruso, e del centrocampista William Valentino, vecchie, piacevoli conoscenze del palcoscenico calcistico minervinese.   

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martedì 7 Dicembre 2021

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