L'APPROFONDIMENTO DEGLI PSICOLOGI E PSICOTERAPEUTI

L’insostenibile peso dei social

Saverio Costantino / Elena Lorusso
Social. Foto di Thomas Ulrich
Gli studi effettuati sugli effetti dell’esposizione alle piattaforme dimostrano variazioni a livello cognitivo ed emotivo nei ragazzi
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Durante la puntata di Presadiretta del 20 Marzo scorso i giornalisti hanno intrapreso un viaggio tra gli adolescenti per capire il loro rapporto con i social. L’inchiesta dal titolo “La scatola nera” parte da Tulsa in Oklahoma, in uno dei centri di ricerca del più grande studio al mondo per capire quale sia l’impatto sul cervello di bambini e ragazzi delle tante ore passate sui cellulari e social.

I risultati degli studi ci mostrano una verità lapalissiana e nota a tutti i genitori di adolescenti, è nota anche a quei genitori che indossano occhiali scuri per non vedere la realtà. I ragazzi vivono in costante confronto con un’alterità che percepiscono come migliore e che assurgono a modello di vita. Cosa succede però quando i nostri ragazzi non riescono a raggiungere questo ideale?
È qui che dobbiamo iniziare una riflessione, perché il cercare di somigliare alle star di Hollywood non è una novità, ciò che appare un nuovo fenomeno è invece subire conseguenze psicologiche a lungo termine per l’impossibilità di raggiungere determinati standard di vita e di bellezza.
Gli studi effettuati sugli effetti dell’esposizione alle piattaforme dimostrano variazioni a livello cognitivo ed emotivo nei ragazzi. A livello cognitivo si possono evidenziare facoltà attentive compromesse, problemi di memoria e difficoltà di elaborazione degli stimoli. A livello emotivo sono sempre più presenti problemi di autostima, tono dell’umore sbilanciato verso il fronte depressivo talvolta fino all’apatia, oltre che una massiccia quota di ansia libera che può anche essere percepita come panico.

Non vogliamo generalizzare e scrivere che i social siano da eliminare completamente, piuttosto pensiamo sia necessario fare una sorta di percorso educativo ai social. Ben venga il miglioramento personale, ma quando esso avviene a scapito della propria salute mentale dobbiamo mettere un punto fermo.

È bene ricordare che i pre-adolescenti e adolescenti non hanno a disposizione un’identità definita e la capacità di accedere a capacità di pensiero critico. Per questo motivo potrebbe essere utile un percorso di avvicinamento ai social dedicato a giovani e meno giovani, perché si capisca che non tutto ciò che vediamo deve fare parte dei percorsi della nostra vita e che spesso la nostra vita così come è merita di essere amata e valorizzata.

venerdì 14 Aprile 2023

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