In questi giorni, ettari di boschi delle nostre meravigliose zone murgiane sono stati divorati dalle fiamme, mentre altre zone sono interessate da un continuo attacco all’ambiente, da una continua disattenzione e mancanza del “prendersi cura”.
Un copione che si ripete senza che nulla cambi. Da piccoli ci dicevano” non si gioca con il fuoco”, ma purtroppo non lo abbiamo imparato tutti. Ogni anno puntuale arriva lo stesso fumo che brucia ossigeno per la sopravvivenza, ogni anno gli stessi attimi di paura e le stesse immagini impresse nei nostri occhi. Tutto questo scorre, mentre i rappresentanti autorevoli delle istituzioni spesso ricercano solo medaglie o presenze sui social o in trasmissioni televisive, in cui si narra la bellezza della natura, ma non la cattiveria di chi perpetra reati, spudoratamente consapevole del fatto che resterà impunito, o di chi non sa agire preventivamente.
L’ambiente è tutela della salute e della vita, i boschi devono ancora regalarci i colori delle stagioni, devono farci pensare ancora a quell’arte pura che è la land art. Ogni superficialità in tal senso ha tutte le forme di un suicidio, non definibile più lento. Temperature che toccano i 50 gradi e noi nel microonde a girare come dei polli arrosto, ma giriamo spesso a vuoto perché non sappiamo piu’ rinunciare alla superficialità, sostituendola con una risposta responsabile, spesso fatta di rinuncia e di recupero di uno stile di vita che ci tuteli, uno stile di vita semplice e, proprio per questo, anche più sano.
Curare non è una soluzione, perché le cure tra poco saranno inefficaci in un percorso irreversibile.
Se parlare di ambiente è ancora un contenuto di margine, forse dovremmo parlare di conservazione della nostra vita e magari della nostra salute, conservazione di una terra che è il nostro humus per crescere.
Ho i brividi se penso alla tendenza di ballare sul bordo di un precipitoso burrone, perché questa davvero è una pulsione autodistruttiva. Qualcuno pensa che farlo, aiuta a superare paure e limiti, provando un’emozione speciale”, spesso l’ultima però. Eros e thanatos…se facessimo prevalere l’amore per la vita, thanatos non potrebbe far altro che soccomberebbe.
Argomenti
Ti consigliamo:
